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Politica

Lavoro, parla la presidente CNG Pisani: “I giovani che si affacciano oggi al mondo del lavoro andranno in pensione a 74 anni”

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La presidente del CNG, Maria Cristina Pisani, ha così parlato della situazione contributiva e del futuro contributivo dei giovani, ricerca realizzata dal Consiglio Nazionale dei Giovani:

“I giovani che si affacciano oggi al mondo del lavoro andranno in pensione a 74 anni. La combinazione di precarizzazione, discontinuità lavorativa e retribuzioni basse per i lavoratori under 35, non solo rende più difficile l’ingresso nel mercato del lavoro, ma determinerà la loro uscita solo per vecchiaia, con importi pensionistici molto bassi. Una situazione che, se non si interviene, sarà socialmente insostenibile”.

Poi, aggiunge: “È necessario un dibattito più approfondito sulle questioni previdenziali: la questione demografica e il passaggio al sistema del contributivo puro, mettono infatti ulteriormente a rischio la sostenibilità del nostro sistema pensionistico”.

Rincara la dose Alessandro Fortuna, consigliere di Presidenza con delega alle politiche occupazionali e previdenziali:

“Sono stime che evidenziano la grave distorsione del sistema, così come attualmente definito, che non soltanto proietta nel tempo le diseguaglianze reddituali, rinunciando a qualsivoglia dimensione redistributiva, ma addirittura risulta punitivo verso i lavoratori con redditi più bassi, costretti a permanere nel mercato del lavoro (al di là dell’anzianità contributiva), per tre o addirittura sei anni più a lungo dei loro coetanei con redditi più alti e ad una maggiore stabilità lavorativa”.

Cronaca

Dipinte mani rosse sul muro del Mémorial de la Shoah: atto vandalico a Parigi

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Il Mémorial de la Shoah è stato vandalizzato nella notte a Parigi, in rue Geoffroy l’Asnier, 17.
Sul Muro dei Giusti, che porta i nomi di quasi 4 mila persone che hanno contribuito a salvare gli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, sono state dipinte delle mani russe con della vernice spray.
La deprecabile azione è avvenuta nella notte tra il 13 e il 14 maggio, ha fatto sapere la sindaca Anne Hidalgo.

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POLITICA

Europee 2024, gli italiani nel Regno Unito non potranno votare

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I circa 480.000 italiani residente nel Regno Unito non potranno votare alle elezioni europee 2024, ad esclusione di chi deciderà di far ritorno momentaneamente nel Paese nostrano.
È quanto previsto dalla legge elettorale per le Europee 24 gennaio 1979 n. 18 ed il decreto-legge del 24 giugno 1994 n. 408, secondo cui solo i connazionali residenti in un Paese membro dell’Ue e iscritti all’Aire possono partecipare al voto.

Discorso diverso per le Politiche: c’è la possibilità di voto per gli italiani in qualsiasi Paese si trovino. Ma solo ed esclusivamente per corrispondenza, dato che il voto elettronico non è previsto.

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Economia e Finanza

Dal 1°luglio entra in vigore la ‘Sugar Tax’ per le bevande: “Aumento del 14% su ogni litro di prodotto”

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Un nuovo balzello si appresta ad entrare in vigore dal prossimo 1° luglio, si tratta della cosiddetta sugar tax; inizialmente introdotta con la legge finanziaria del 2019 e successivamente rinviata. La misura che impatterà sulle bevande zuccherate, le quali per i prossimi due anni saranno tassate di 5 centesimi al litro, fa registrare importanti stroncature sia nel campo dell’impresa che tra gli esponenti del governo. Per Confindustria “aumenterà la fiscalità del 14% su ogni litro di prodotto” ed andrà ad impattare sul calo dei volumi del 5%. Ad alzare i toni ci ha pensato il segretario di Forza Italia Antonio Tajani secondo il quale “la Sugar Tax non comporta grandi introiti nelle casse dello Stato, si impone una nuova tassa che rischia di mettere in difficoltà tante aziende agroalimentari che stanno già riducendo l’uso di zucchero”. E stamattina si è fatto registrare un importante commento da parte sindacale con Ferdinando Palumbo, dirigente Cisal, il quale ha dichiarato: “Si rischia un’emorragia occupazionale, soprattutto nelle regioni del meridione d’Italia, dove sono di stanza le major nazionali ed internazionali del settore. Sarà una tassa più simile alle accise sulla benzina ed a quelle sul tabacco, la quale, a differenza di quanto accade per i consorzi di riciclo di vetro, carta e plastica, sarebbe utile soltanto a far cassa e che non cambierebbe di un millimetro le abitudini alimentari della cittadinanza. A voler essere cauti” ha concluso il sindacalista “nelle sole province di Caserta, Salerno e Catania metterebbe a rischio 500 posti di lavoro”.

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